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De Vincenti: “Scuola e formazione contro l’esodo dei giovani dal Sud”

Repubblica Napoli - Mariella Parmendola

Edizione 2025

«Il mondo che prepara Trump è sicuramente più difficile per 1 giovani. Le prospettive di crescita rischiano di essere rallentate dai dazi con inevitabili ricadute sull’occupazione, questo vale per tutta Europa, per l’Italia e a maggior ragione nel Mezzogiorno». Nello scenario disegnato da Claudio De Vincenti, presidente onorario della Fondazione Merita, l’unico modo perdi· fendersi è rilanciare. «La Campania deve investire sulla sua ricchezza maggiore. Qui ci sono tanti talenti, giovani che all’estero dimostrano di essere molto brillanti, e in questa regione non trovano risposte, come nel resto del Sud. Fermiamo l’esodo di questo capitale umano», dice De Vincenti. Su come fare “Merita” ha promosso due giorni di confronto, domani e sabato. Dando voce in un convegno dal titolo “Competenze per lo sviluppo” a rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e del mondo della scuola. Si inizia alle 9,30 nel salone delle Gallerie d’Italia di via Toledo, tra i partner anche Intesa San paolo, e si prosegue con lavori articolati in sei sessioni tino a sabato alle 14. La due giorni di ii flessioni vedrà la partecipazione del ministro dell’università Anna Maria Ber· nini, di quello per le Politiche di coesione Tommaso Foti, del presidente Vincenzo De Luca e del sindaco Caetano Manfredi. A confronto con manager di aziende quali Eni, FS, Snam, Terna, Italgas, Almaviva, Getra, Graded ed esperti di vari settori. Chiaro l’obiettivo, «in un contesto reso più complesso dalle scelte di Trump che ostacolano lo sviluppo internazionale, I ragazzi rischiano di non trovare occasioni lavorative adeguate alle loro aspirazioni. Bisogna perciò rafforzare il sistema formativo », dice De Vincenti. A questi aspetti la Fondazione Merita dedica la prima parte dei suoi lavori: «La scuola meridionale -aggiunge De Vincenti – deve fare un salto di qualità. Ce lo dicono le prove Invalsi che dimostrano come il grado di preparazione degli alunni del Sud sia inferiore a quello del Nord e un maggiore tasso di dispersione scolastica. Più forte al Nord è anche la formazione professionale, qui quasi inesistente». E poi c’è l’altra parte del discorso, che guarda alle imprese. «In Campania e nel Sud esistono alcune eccellenze industriali, ma manca una rete. Al nord l’humus è diverso, parliamo di un tessuto produttivo più denso. Serve una politica industriale per colmare quella parte di tessuto». Questa per la Fondazione Merita è la sfida, «ancora di più oggi che dazi e guerre r ischiano di penalizzare il Mezzogiorno più di ogni al· tra parte del Paese e, soprattutto, i giovani», conclude De Vincenti.